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Diario del giorno 2

Oggi è un giorno speciale. Dopo le attività mattutine dedicate alla ricerca interiore con la meditazione ed al benessere psicofisico con le pratiche Yoga ci rechiamo fuori dal nostro resort per addentrarci nella collina di Govardhan.
Il calore del sole del mattino è ancora gentile se pur radioso e ci accompagna nei primi passi di un percorso di circa 23 kilometri intorno alla sacra roccia che prevede un percorso interno che i devoti fanno generalmente a piedi scalzi.
Camminare sulla collina di Govardhan è un’esperienza unica, meditante e rigenerante, alcuni devoti locali si avventurano nella sommità della roccia fino a raggiungere il tempio che svetta sulla sommità più alta, altri intorno ad essa eseguono il percorso con una serie infinita di omaggi con il corpo disteso in linea retta a terra.
Noi comminiamo lentamente perché abbiamo necessità di riflettere sul significato eterno e profondo di questa esperienza, molti pellegrini ci sorpassano e non mancano di salutarci con Radhe Radhe, alcuni si girano e ci salutano con affetto, come a ringraziarci per essere anche noi, li con loro, con la loro storia, la loro cultura, la loro devozione. Questa antica pratica di camminare intorno al sacro, lasciandosi sempre sulla destra l’oggetto della venerazione, quindi in senso orario, si chiama Parikrama.

Per noi è stata una occasione per fare un tuffo nella storia del culto della collina di Govardhan, della narrazione che vede Krishna, Nanda maharaja e Indra come attori di una vicenda simbolo della tradizione antica di questa terra, rappresentata da secoli in arte in tutto il subcontinente come parte integrante del culto popolare dell’India.

Nell’Adi Varaha Purana è detto che questa pratica è sufficiente per purificare il corpo e la mente fino a donare l’evoluzione trascendente ad ogni individuo, il superamento dei limiti della materia per il futuro, l’interruzione del ciclo delle nascite e morti.

Non ci sentiamo degni di cotanta misericordia, ma non possiamo fare a meno di gustarne l’idea, di pensare che sul piano cosmico anche il sole viene omaggiato dal parikrama dei suoi pianeti, così anche noi diventiamo parte di un disegno divino che unisce il macro ed il micro cosmo uniti da sempre dal filo sottile delle leggi divine.

A conclusione del percorso rientriamo per ritrovarci, dopo un meritato riposo, nel grande gazebo dedicato a Giridhari, ormai a pomeriggio inoltrato aspettando il calar della sera tra riflessioni e condivisioni che hanno caratterizzato la giornata in una cornice di senso, terminata poi con canti e mantra della Bhakti vaishnava.