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Diario del giorno 6 - Viaggio dell'Anima "Ritiro di Yoga a Maratea"

La meditazione del mattino inizia come sempre alle 5, nell’orario di Brahmamuhurta, il periodo del giorno più adatto all’attività spirituale. Una folata improvvisa di aria fresca annuncia l’imminente sorgere del Sole, mentre il cielo coperto fa presagire l’arrivo di precipitazioni stimolando la nostra buona predisposizione. Un poco come avviene nella vita, in cui le difficoltà spesso precedono illuminanti momenti di intuizione realizzativa e in cui è proprio quando piove, anche metaforicamente, che siamo più propensi a rivolgere i nostri occhi verso il cielo.

Alle 9, dopo la lezione di Yoga delle 7, con asana e carana rivitalizzanti per le gambe e le lombari, iniziamo il percorso in discesa del “Sentiero dei Mille gradini”, che dalle pendici del Monte Minerva conduce alla piazzetta del Porto, luogo di straordinaria bellezza, affacciato su un mare calmo e scintillante. Procediamo fino ad una piccola insenatura tra gli scogli di Santa Venere, attraverso una serie di strette viuzze in discesa che serpeggiano tra gli alti muri di cinta delle case e sono ombreggiate dalle fronde dei pini. Il profumo della resina e la luce dorata che accarezza questi angoli, placidi e tranquilli, ci fanno pensare che stiamo percorrendo uno dei luoghi più belli di Maratea.

Qui si trova una piccola spiaggia, capolavoro di contrasti cromatici, in cui l’azzurro-turchese dell’acqua si staglia sul nero-grigio dei ciottoli, irradiata alla perfezione dalla luce splendente del sole riflesso tra le onde. Un capolavoro di Dio, il quale a volte si allieta manifestando nel mondo materiale doti artistiche straordinarie e affascinanti. Alcuni di noi si immergono, altri eseguono posizioni yogiche con i piedi immersi nell’acqua, altri ancora siedono sulla battigia e meditano nel cuore davanti a questa gioia incarnata.

L’incontro serale si svolge con letture dal libro “Pensiero, Azione e Destino”, dalle quali emergono questioni di grande utilità per la vita quotidiana e di immediata applicazione pratica, come la differenza tra uguaglianza ed equanimità e l’importanza di costruire il proprio futuro agendo nel presente e sulla scorta di un modello valoriale da seguire, utilizzando il prezioso tempo a nostra disposizione in direzione evolutiva. Riflettiamo sul rapporto fra dharma e purificazione, ponendo l’accento su quanto il primo, come ordine cosmoetico del tutto, sia legato inscindibilmente alla seconda. Attraverso la purificazione del corpo e della psiche, infatti, siamo in grado di leggere intuitivamente nel libro della vita, per trarvi indicazioni preziose, segni che ci indicano la via da seguire, perché aderente al dharma, e altri da non seguire, perché in contrasto con esso. Il tempo, Kala, è il fattore divino che permette lo svolgersi di questo processo, in quanto è proprio immergendoci nel suo svolgersi storico-diacronico e leggendo gli eventi intuitivamente che possiamo scorgere lampi di eternità e cogliere, in un attimo, la struttura e il significato dell’insieme.

La serata si conclude con una piacevole cena in un’atmosfera di gioco e lietezza, ma anche di dialogo intenso e accorato sui valori più profondi dell’anima, come accade sempre tra persone accomunate dai medesimi intenti spirituali.