Himalaya - Diario del 7 settembre
“La conclusione del nostro viaggio è l'inizio di una nuova vita”
Siamo ormai giunti al giorno prima della partenza. La mattina all'alba andiamo a dare il nostro ultimo saluto a Ganga Mayi.
Ci sediamo sulle sue rive a meditare, pensiamo allo scorrere della nostra vita, facciamo un bilancio per capire dove siamo e dove vogliamo andare. Sentiamo un forte impeto dentro di noi. Il desiderio forte, l'unico che esiste, è quello di abbandonarsi a Dio.
I nostri piedi nell'acqua vengono portati via dalla corrente e allo stesso modo noi vogliamo andare laddove Madre Ganga ci porta, laddove Dio ci conduce, laddove l'Amore assoluto senza condizioni ci riscalda e illumina.
Che la nostra vita segua il flusso di madre Ganga. Vogliamo essere trasportati dalle sue acque. Nient'altro è importante. Che ci porti dove lei desidera. I nostri desideri non sono più indipendenti da lei; ormai scorrono all'interno dei suoi argini. Il desiderio del cuore è fare la volontà del nostro Signore, che sa qual è il nostro destino, che conosce cos'è per noi utile e importante, che può guidarci alla suprema felicità. A Lui ci abbandoniamo con tutto il cuore. Che la nostra vita sia al Suo servizio.
Mentre preghiamo in questo modo, una dolce verità continua a sussurrare dentro di noi: Shri Rama è il Signore che soddisfa i desideri del cuore. Verso le nove ci raccogliamo tutti sulla spiaggia per ascoltare l'ultima lezione di questo seminario dedicata a domande e risposte.
In conclusione, il Maestro ci saluta con queste parole: “Che il patrimonio che abbiamo accumulato in questo viaggio sia da ciascuno di noi custodito con cura, con amore, che sia reinvestito per il bene di tutti. Diventate giardinieri esperti del germoglio di Conoscenza e di Amore che qui è sbocciato e proteggetelo dalle erbacce dei condizionamenti. Il segreto per riuscirci è ricercare in ogni momento, in ogni pensiero, parola, azione e desiderio, il collegamento con Dio, con la dimensione spirituale. Questo collegamento è Yoga”.