Orissa- Diario del 2 marzo 2013
Questa mattina alle ore 5 ci siamo recati a 30 chilometri da Jagannath Puri per assistere allo spettacolare sorgere del sole e meditare sui Santi Nomi allietati dallo splendido scenario della spiaggia nei pressi di Konark. Il suono dell’oceano e l’incontaminata natura di questo luogo ci hanno permesso di meditare con ispirazione e raccoglimento. Prima di iniziare abbiamo letto e condiviso i versi della Kali Santarana Upanishad, che descrive le glorie del Maha Mantra.
Restiamo per circa un' ora e mezzo per poi ritornare a Puri per le 8.30 del mattino. Dopo colazione ci rechiamo ad Alalarnath: il luogo in cui Brahma, ispirato nel cuore dallo stesso Narayana, rappresenta il divino in una murti che ancora oggi è possibile contemplare. Per condividere le glorie di questo luogo ci siamo seduti sotto un loggiato adiacente al tempio principale, di fronte alla pietra dove la tradizione locale dice che abbia riposato il Signore Caitanya Mahaprabhu.
Iniziamo un bhajan e subito si uniscono a noi donne e uomini del luogo per partecipare ai canti devozionali che successivamente si trasformeranno in un Kirtan collettivo. La gioia nei cuori dei presenti si esprime negli occhi luminosi del brahmino: il desiderio di cantare tutti insieme i Santi Nomi ha creato una speciale atmosfera. La tradizione racconta che il Signore Narayana disse a Brahma “poiché tu mi hai adorato in questo luogo, questo stesso luogo si chiamerà Brahmagiri”. Il tempio attuale è stato costruito circa 1100 anni fa, ma precedentemente il rito dell’adorazione era eseguita dai brahmini dell’India del sud, appartenenti alla linea disciplica dei grandi maestri conosciuti come Alvars, per tale motivo la divinità è diventata nota come Alvarnatha (Signore degli Alvar), che nel tempo è poi divenuto "Alalanatha".
La storia originale della manifestazione della Divinità in questo luogo si colloca tradizionalmente nell’era Satyayuga, quindi non meno di 2.500.000 anni fa. Qui viveva un altro devoto dal nome Bhavānanda Raya, padre di Sri Ramananda Raya, appartenente alla comunità Karana dell’Orissa; il figlio Ramananda Raya era il governatore di Madras, sotto il controllo del re Prataparudra di Jagannath Puri.
Il Signore Caitanya Mahaprabhu teneva in alta considerazione questo luogo e vi si recava quando desiderava raccogliersi in meditazione ogni qualvolta che le condizioni a Jagannath Puri non lo rendevano possibile.