Vrindavana- Agra- Jaipur - Diario del 24 agosto 2012
Dopo la colazione, prima di partire per le visite in programma, il gruppo si è ritrovato nei pressi dell’ashrama di cui è ospite per ascoltare il messaggio di auguri e benedizioni che il Maestro ha inviato:
“Care amiche, cari amici, spero che il viaggio sia iniziato e stia proseguendo al meglio. Siete in un luogo, Vrindavana, che rappresenta una delle mete di pellegrinaggio più conosciuta al mondo e ritenuta uno dei posti più sacri che esistono su questa terra. Ma il sacro che invito ciascuno di voi a ricercare, prima di tutto dentro voi stessi, non sarà così accessibile ad un primo impatto o visibile con gli occhi fisici. Occorrono occhi speciali per vederlo, quelli del vostro sé più profondo. Che questo viaggio sia dunque l’occasione, per ciascuno di voi, per predisporvi interiormente alla percezione del sacro, affinché davvero possa essere da voi colto e vissuto in quella sacra terra e poi, quando la percezione sarà matura, in ogni luogo in cui andrete, ed anche soprattutto dentro voi stessi, come realtà permanente e continua sorgente di gioia e di ispirazione. Con affetto, un caro saluto a ciascuno di voi. Buon viaggio!"
Oggi ci siamo recati a Vrindakunda, il luogo speciale dove è venerata la prediletta compagna di Krishna nella forma di Tulasi (pianta sacra venerata in tutta l’India). Un'ora e mezzo di cammino ci ha portato fin questo luogo incantato passando attraverso la natura rigogliosa ed incontaminata della campagna indiana. Appena arrivati abbiamo sentito la forza pacifica di Vrindadevi, e la sua speciale devozione. Una introduzione alla storia di Maharani ci ha fatto capire il senso profondo della venerazione a questa speciale murti installata a fronte del laghetto antistante. Le parole che descrivono la relazione di Vrindadevi con Krishna riverberano in un silenzio di pace e quiete che richiamano la nostra attenzione. Un brahmino della linea disciplina che fa capo a Vasishtha (saggio dei tempi del Ramayana) ci accoglie con gentilezza, semplicità e al tempo stesso autorevolezza. Dopo aver cantato in coro una preghiera in lode di Vrindadevi abbiamo lasciato questo emozionante luogo in direzione di Varshana per visitare la dimora di Radharani, la prediletta sposa di Krishna. La pace lasciata a Vrindakunda è stata seguita dalla vivace e colorita presenza di migliaia di pellegrini e non, che in questo sacro dhama si riversano da molte parti dell’India. Abbiamo avuto il darshan alle divinità e poi sulla via del ritorno abbiamo costeggiato la collina di Govardana e fatto una visita al Kushumsarovara, lago in cui Caitanya Mahaprabhu si è immerso, e sulle cui rive Shrila Prabhupada ha cantato i santi Nomi a lungo. Una giornata all’insegna della terra di Vraja Dhama dove il gruppo ha potuto visitare alcuni tra i luoghi più rappresentativi e sacri.