Vrindavana-Jaipur-Agra - Diario del 28 febbraio 2017
Nel silenzio, avvolti nell'atmosfera particolare delle prime ore del mattino, come seguendo un richiamo, raggiungiamo il tempio.
Poi, alcune ore più tardi, all'incontro quotidiano al patio, prosegue la lettura del VI capitolo della Bhagavad gita. Riflettiamo sui vari tipi di conoscenza, concludendo che ogni sapere accademico che non conduca all'elevazione spirituale, ci lascia illusi e confusi. Abbiamo poi parlato della meditazione, della concentrazione e della moderazione.
Dopo la colazione, con i rickshaw, ci rechiamo al tempio di Madana Mohana fondato all'inizio del '500 da Sanatana Goswami, un santo conosciuto come uno dei discepoli diretti di Shri Caitanya Mahaprabhu, dal quale ricevette l'incarico di recarsi a Vrindavana per riscoprire i luoghi sacri in cui Radha e Krishna avevano vissuto e svolto numerose attività.Lo scopo era quello di fondare luoghi ai quali le persone potessero recarsi per ascoltare i lila di Krishna, i giochi divini. Da una ripida scalinata raggiungiamo il tempio che si trova su una collinetta erbosa. Questo luogo era molto caro a Krishna e vi si recava per scaldarsi al sole.
Poi andiamo a visitare il samadhi, (monumento commemorativo) di Sanatana Goswami. Dopo una lunga vita dedicata al servizio devozionale, Sanatana Goswami lasciò questo mondo sulla collina di Govardhana. Il suo corpo fu trasportato qui per essere sepolto vicino alle sue amate divinità, Radha-Madana-Mohana. Ci sediamo in cerchio e, ispirati da questo luogo impregnato di spiritualità, ascoltiamo i racconti sulla sua vita.
Dopo la visita al samadhi, torniamo alla guest house. Nel pomeriggio, molti di noi si sono recati al tempio della mistica Mirabai, mentre altri si sono raccolti nel tempio qui vicino.
La sera ci ritroviamo nel ristorante della guest house carichi di tante impressioni e grati di avere la possibilità di acquisire insegnamenti ed esperienze che lasceranno segni importanti per la nostra crescita spirituale.