Haridwar Rishikesh Himalaya - Diario 17 settembre 2018
LA MANIFESTAZIONE DELLA COMPASSIONE E DELL'ACCOGLIENZA
Il giorno dell’apparizione di Radharani è di grande auspicio, e denso di sentimenti speciali, caratterizzati da un Amore puro e gioioso. Radharani è la manifestazione dell’energia femminile di Dio, è Dio stesso nel Suo aspetto femminile, quindi di accoglienza, compassione, misericordia, giocosità con un rasa (gusto spirituale) tutto speciale, sincero, dolce, che apre il cuore. Oggi anche in India abbiamo ricordato questa speciale festa, ed è stata una grande fortuna essere qui.
Abbiamo terminato la lezione alle 12:30 circa, sapevamo che al Tempio avrebbero iniziato il programma di celebrazione alle 12:00 e che ci avrebbero aspettato, per cantare insieme lodi devozionali e rispettare il sacro cibo offerto a Radharani. Abbiamo invitato a venire con noi anche la Coordinatrice del Corso, Lalima, una giovane donna che lavora nel Dipartimento di Ayurveda. Con grande partecipazione ha accolto l’invito e si è unita al gruppo. Terminata la lezione ci siamo recati velocemente al Tempio, e già appena entrati abbiamo percepito un’energia davvero unica, speciale e commovente. Personalmente ho sentito una grande apertura di cuore, quella che ti paralizza. Gruppi di Devote Indiane stavano cantando lodi struggenti verso Radharani, che nel Tempio appariva bellissima di fianco a Krishna. Oggi è possibile contemplare i Suoi piedi, altrimenti coperti dal vestito. Un darshana davvero di grande ispirazione. È difficile per me descrivere quello che abbiamo provato, soprattutto quando ci hanno chiesto di cantare il Mahamantra insieme a loro. Momenti di incontro, di devozione, di unione. Il tempo si è fermato, le vibrazioni psichiche si sono centrate sulla Verità, sulla Realtà, che è Amore. Quello è il sentimento in cui possiamo vivere costantemente, quella l’attitudine del cuore da ricercare attraverso la pratica costante. Ciò che che è successo dopo ha connotazioni straordinarie in termini di accoglienza. Ci hanno fatto accomodare e ci hanno servito tantissime portate di Prasada (cibo sacro offerto), tutte offerte a Radharani, i piatti che Lei adora, perché per Lei sono stati cucinati. È stata l’apoteosi del sat-sanga, della condivisione di cibo consacrato, proprio come descritto nella tradizione. Si sentiva gioia, scambio, gratitudine. Cos’altro chiedere di più? Possiamo solo pregare di trascorre tanti momenti come questi, perché sono quelli che purificano, che trasformano i pensieri disturbanti, le emozioni distruttive, ed elevano a livelli di consapevolezza superiori. Nel pomeriggio è stato impegnativo per noi riprendere le lezioni quasi subito, ma abbiamo potuto apprezzare una bellissima introduzione sulla Scienza dei Marma, che ci ha nutrito ed ispirato. Costituirà la base di un testo che entrerà presto come una nuova materia nell’ambito dei nostri Corsi di Studio: La bioenergetica delle emozioni nell’Ayurveda.
Andrea Boni