Da Rishikesh a Badrinath risalendo l'Alakananda - Diario 27 settembre 2019
Dopo la consueta pratica di yoga mattutina, a colazione ci stupiamo che il tipico dolce alle carote e pistacchi non ci venga offerto, anche se in cambio gustiamo in allegra compagnia chapati, miele e yogurt fresco. Una pioggerellina sottile ci accompagna per tutto il giorno, e ci suggerisce di assistere alla lezione al coperto in modo molto piacevole. La famigliola di scimmiette che spesso ci viene a trovare sfila davanti ai nostri vetri mentre leggiamo e commentiamo un brano dello Srimad Bhagavatam. Dalla sua interpretazione emerge la differenziazione tra esperienza sensoriale su piano materiale e su piano spirituale. Si può spiegare il concetto facendo riferimento all’amore: l’amore inteso tra forma maschile e femminile in senso materiale può portare anche a delle forme di piacere, ma questo tipo di amore è soggetto agli effetti del tempo. L’altro amore invece, quello di tipo spirituale, non si degrada mai ed è paragonabile all’oro. L’idea di amore spirituale, che permea il metodo Yoga con Amore, è alla base della lezione che il nostro capogruppo tiene alla Dev Sanskrit University, stimolando l’interesse di numerosi studenti indiani giunti a partecipare. L’intervento, prendendo spunto dai progetti italiani del Centro Studi Bhaktivedanta, è stato incentrato sui valori millenari dello Yoga applicati con persone in condizioni di difficoltà, quali persone in carcere, ragazzi con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento. E’ stato dimostrato attraverso riferimenti alla letteratura dello Yoga, come sia la devozione, la bhakti, ad accrescere lo stato di consapevolezza e permettere di affrontare le difficoltà con la giusta forza. Con la bhakti è possibile affrontare le situazioni drammatiche del piano materiale inquadrandole in un meraviglioso disegno che acquista il senso profondo di esser parte di un cammino evolutivo. La lezione presenta in un importante ambiente accademico un approccio totalmente innovativo nel panorama internazionale dello Yoga, con il quale si è venuti a conoscenza che il motore portante degli effetti benefici delle tecniche di Yoga sono da attribuire alla devozione ancor prima che all’esecuzione stessa. In questo contesto, infatti, i più famosi testi della tradizione dello Hatha Yoga vengono citati per mostrare che il livello più alto di coscienza si raggiunge proprio con il nishpatti, l’abbandono a Dio, che corrisponde all’Ishvara Pranhidana di Patanjali. Per rilassarci dell’intensa giornata, prima di prendere il pullman per rientrare a Rishikesh, decidiamo di sperimentare una camminata insolita: nel campus universitario troviamo un percorso con pavimentazione di diversi tipi che stimola le piante dei piedi. Qua trascorriamo il termine della giornata in allegria.