Maratea - Diario 24 luglio 2020
Il primo incontro del mattino avviene poco prima delle 5 sulla terrazza che si affaccia sulla sconfinata distesa di mare alle spalle della meravigliosa statua del Cristo. Durante la meditazione, che dal buio ci accompagna alla comparsa delle luci dell’alba, le nubi danzano intorno al monte Minerva, ora scoprendo, ora coprendo questo meraviglioso simbolo sacro della cittadina di Maratea. Alle 7 inizia la lezione di Yoga che attraverso una sequenza di asana energizzanti e rilassanti ci predispone nel modo migliore per l’intensa giornata che ci attende.
Alle 9:30 partiamo in un clima felice per la prima tappa del trekking: la grotta dell’Angelo, al cui interno troviamo un raro affresco dell’ottavo secolo d.C.. Qui è presente anche una memoria dedicata all’ideatore della statua del Cristo che volle farsi seppellire proprio sotto la sua creazione. Un’atmosfera intensamente spirituale accompagna la lezione sulla storia del luogo: attraversiamo con l’immaginazione vicende storiche dei Sanniti, ripercorriamo le gesta di Pirro e scopriamo lo straordinario livello di civiltà degli Enotri, popolo da cui prendiamo il nome di Italiani grazie al suo re “Italo”.. Un intenso bhajan ci consente di fissare nella memoria dei momenti di profonda condivisione spirituale, durante i quali non mancano, anche da parte di diversi partecipanti, costruttivi confronti tra la storia dei Lucani, il cui nome deriva da Lux (luce) con la cultura vedica. Durante il pranzo raccogliamo le energie per affrontare la seconda parte di questa giornata speciale: due caratteristiche barche di legno accompagnano i partecipanti a scoprire le immense bellezze naturali della costa Marateota: la spiaggia di “I Vranne”, con la sua sabbia fatta di innumerevoli sassolini neri e grigi di una lucentezza difficilmente dimenticabile, la grotta “Azzurra”, che percorriamo affascinati dai coni di luce che sembrano perforare la roccia e colorare l’acqua di splendide sfumature azzurre e argentee, e la grotta della “Sciabella” che attraversiamo per approdare in una spiaggetta fiore all’occhiello di Maratea. Attraversiamo a nuoto il tratto di mare che ci separa dalla grotta, trasportando un canotto con cui traghettiamo gli strumenti musicali grazie ai quali accompagniamo un sentito bhajan che chiude una lezione sulla relazione tra meditazione e compassione nei confronti di tutti gli esseri viventi. Tutti i partecipanti sono felicissimi di aver vissuto una giornata così speciale, permeata di scoperte di stupendi scorci naturali e di spiritualità.